If you change the way you look at things, the things you look at change
Wayne Dyer
Come un filo sottile, l'enciclica Fratelli tutti di papa Francesco tesse ed intreccia le tematiche affrontate nel progetto annuale 2020/2021, condotto con e da bambini e bambine del Polo per l’Infanzia Madonna Pellegrina, sia nei contenuti che nei processi e nello stile: princìpi e valori tradotti nel concreto della vita quotidiana.
Dunque, un intreccio di contenuti ma soprattutto una tessitura di relazioni, dentro e tra sezioni e classi di nido, infanzia e primaria, attraverso i laboratori in verticale condotti a distanza: superando con inventiva e fantasia le difficoltà contingenti del distanziamento.
Nell'esposizione finale ai portici della chiesa, ispirata all'opera Humanae dell'artista brasiliana Angèlica Dass, si è inteso convergere nel percorso di bambini e bambine della sezione cinque anni: dare figura ciò che definisce la speciale diversità di ciascuno attraverso le infinite sfumature della pelle, e sottolinearne la preziosa unicità – nell'insieme armonico e veritiero di una società fraterna.
Ogni riquadro connota le identità individuali: infatti riproduce, per ciascun bambino e bambina di nido, infanzia e primaria, il colore specifico della propria pelle, siglato dal proprio nome autografato - segno dell’amore dei genitori: “un po’ uguali e un po’ diversi se no non ci riconosciamo”.
La propria impronta digitale in oro, applicata nel riquadro individuale al termine della liturgia di Pentecoste, celebrata in chiesa con i genitori, intende sigillare l’insieme della prima comunità, quella scolastica; la plurima e multitonale seriazione dei moduli individuali rimanda all’appartenenza comune al genere umano, nell’interdipendenza della relazione: insieme, manutentori nel tempo e nello spazio dell’opera di Dio.
Nel mondo non bisogna essere tutti copiati, ma un pochino diversi... sì, lo si scopre quando ci si conosce, ci si presenta e ci si guarda.
Siamo un po' uguali e un po' diversi, se no non ci riconosciamo.
bambina, cinque anni
Io ringrazio Dio per la diversità, che senza di essa sarebbe tutto più noioso.
È proprio questo fatto, di accettare le differenze, da cui partono le idee, iniziano le amicizie e compaiono gli amori; chi riesce a non fermarsi solo alle apparenze, ma a guardare dentro, ha fatto cambiare il buio dell'apparenza in luce di cambiamento e conoscenza.
bambino, undici anni
Polo per l'Infanzia Madonna Pellegrina