Domenica 23 ottobre 2022
dalle ore 15:00
presso l'Istituto Sacro Cuore
via Santa Chiara 20
"per condividere: mostra fotografica, buffet, musica dal vivo e ...tranto altro!"
Vedere la storia
La scuola Sacro Cuore di Carpi è nata 130 anni fa. Nacque per alcuni motivi, tutto sommato molto semplici. Anzitutto la volontà del vescovo Gheraldo Araldi di dare un’istruzione a bambine che, in una società povera, non potevano permetterselo, una situazione purtroppo tipica. Dall’altra parte, la generosità e la disponibilità delle Suore della Carità di santa Giovanna Antida Thouret, che risposero positivamente alla richiesta del vescovo. Una risposta non scontata, perché proprio in quel periodo erano state cacciate dal loro servizio in ospedale, vittime dell’astio anticlericale.
Una storia dunque speciale, che in parte è stata conosciuta e approfondita domenica 23 ottobre, in occasione della festa che l’Istituto Sacro Cuore ha organizzato per festeggiare i 130 anni di storia. È stata allestita una mostra fotografica, che ripercorre la storia dell’istituto dalla fondazione a oggi. Sono state esposte le lettere autografe, che riportano la corrispondenza tra il vescovo Gherardo Araldi e la madre superiora che risiedeva a Bologna.
Il viaggio della scuola è stato anche l’occasione di riflessione su come è cambiata la società e la scuola in più di un secolo. Le prime foto, degli anni ’20, 30 e ’40, ottenute anche grazie alla collaborazione con l’infaticabile ricercatore di storie del ‘900 carpigiano, Mauro D’Orazi, presenteranno classi numerosissime, che adesso sarebbero inconcepibili, con suore con abiti che ora giudicheremmo non propriamente sobri. La documentazione dei primi anni di scuola è ovviamente più rara, ma molto significativa: ad esempio, è stato possibile vedere la foto dei “crociatini”, come venivano chiamati piccoli bambini che iniziavano il catechismo.
Il viaggio procede per decenni e le foto in bianco e nero hanno testimoniato i cambiamenti della società e della chiesa. Sono state esposte le classi maschili e poi addirittura le classi miste, verso la fine degli anni ’60. Così come, se inizialmente i docenti erano solo religiose, gradualmente iniziarono a lavorare anche figure laiche. All’interno della mostra, un filone particolare è stato quelle delle feste vissute insieme. Dalla Prime Comunioni alle feste di Carnevale, per arrivare a quei veri e propri spettacoli, che coinvolgevano tutte le componenti della scuola, dai bambini agli insegnanti fino alle famiglie, che erano i famigerati Dieci e Lode. Finalmente, con gli anni ’80, appariranno anche il sonoro e i colori e la documentazione potrà anche essere video e interattiva.
Un altro filone potrebbe essere quello legato alle suore che si sono avvicendate nel corso dei decenni. Dapprima le Suore della Carità, quindi le suore Oblate di Fatima. Dal nero e dal grigio si passa al blu. Inoltre è stato possibile sfogliare antichi registri, così diversi dagli anonimi registri digitali attuali: chissà che qualcuno non ci si ritrovi o ritrovi le proprie valutazioni.
La mostra ha raccontato come eravamo e come è attualmente la scuola Sacro Cuore, con il suo Nido, la scuola dell’Infanzia, la scuola Primaria e la Secondaria di I grado. Infatti è stato possibile visitare le sedi, guidati dagli insegnanti attualmente in servizio oppure dagli studenti stessi.
Ma la mostra soprattutto è costituita dal contributo che i visitatori hanno desiderato dare, lasciando in un apposito spazio la loro testimonianza.
Non ci può essere una festa senza musica e cibo. Al cibo hanno pensato alcune generose mamme, che si sono sempre impegnate per aiutare la scuola nei momenti di festa e condivisione. La musica è garantita dal professor Bellodi e dal gruppo dei Colf: musica italiana, piacevole e mai scontata.
Come la nostra scuola.
Prof. Cavazzuti Claudio